24 marzo 2018
Regge l'asse siglato in extremis tra centrodestra e Movimento 5 stelle:
Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati sono i nuovi presidenti di
Camera e Senato. La senatrice di Forza Italia è la prima donna a sedere
sullo scranno più alto di palazzo Madama.
Nel pomeriggio, i due neoeletti sono stati ricevuti al Quirinale da
Sergio Mattarella. Il capo dello Stato ha visto poi il premier
Gentiloni, che ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente
del Consiglio.
"Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questo
pomeriggio, al palazzo del Quirinale, il presidente del Consiglio dei
Ministri on. Paolo Gentiloni, il quale, in seguito all'insediamento del
nuovo Parlamento, ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui
presieduto. Il Presidente della Repubblica ha invitato il Presidente del
Consiglio dei Ministri a rimanere in carica per il disbrigo degli
affari correnti". Questo il testo del comunicato letto al termine del
colloquio dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica,
Consigliere Ugo Zampetti.
Casellati: "Momento storico difficile serve
aiuto di tutti"
"E' una grande emozione, un grande onore e una grande responsabilità.
Questa mattina mi ha regalato una delle giornate più importanti di tutto
il mio percorso professionale e politico. Spero di svolgere al meglio
questo incarico per il nostro Paese", ha detto la presidente del Senato
in un'intervista a Senatotv. "E' un momento storico molto difficile, ma
io credo che con l'aiuto di tutti, di tutta la rappresentanza che c'è in
Senato, penso che potremmo dare quelle risposte che il paese attende".
Gli assi portanti della sua presidenza? "Ho tratteggiato quello che
ritengo esere il percorso che intendo fare perchè il quadro politico si è
evoluto, è cambiato totalmente e c'è bisogno di riportare il nostro
paese a una svolta economica, abbiamo bisogno di tornare protagonisti in
Europa, abbiamo bisogno di dare speranza ai nostri giovani e a chi si
trova in forte disagio sociale: noi ce la mettiamo tutta, io ce la metto
tutta", ha aggiunto ribadendo che il riferimento fatto al Presidente
della Repubblica nel discorso di insediamento stava a significare che
"il capo dello Stato è la nostra figura di riferimento e lo sarà in
tutto il mio percorso".
Vigilia al cardiopalma
L'accordo, preceduto da una vigilia al cardiopalma, segnata dalla dura
spaccatura della coalizione di centrodestra, e da una nottata di
riunioni e 'pontieri' in azione, viene raggiunto dopo un nuovo vertice
tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni a palazzo
Grazioli. Nel frattempo, Luigi Di Maio riunisce i suoi e poi raggiunge
assieme ai fedelissimi Beppe Grillo, a Roma per le nuove tappe del tour
del suo spettacolo. I vertici pentastellati danno l'ok al cambio in
corsa del loro candidato per Montecitorio: nella notte, infatti, il nome
ufficiale era quello di Riccardo Fraccaro, ritenuto "non idoneo" dal
centrodestra, tornando a puntare su Roberto Fico. Ma a Forza Italia
ancora non basta: gli azzurri vogliono al garanzia che i 5 stelle non
facciano scherzi al Senato nel segreto dell'urna e cosi' decidono di
attendere la seconda 'chiama' alla Camera per entrare in Aula e votare
Fico come da indicazioni.
422 voti per Fico,
492 per Casellati
Alla fine dello spoglio, al pentastellato mancheranno 70 voti rispetto
al numero di deputati del 'patto': e' stato infatti eletto con 422 voti,
mentre il totale dei gruppi di centrodestra e M5s tocca quota 492.
Inferiore, invece, lo scarto nell'elezione di Casellati al Senato. Il
Pd, all'opposizione e spettatore nella partita sulle presidenze delle
Camere, decide di non votare scheda bianca ma due candidati di bandiera,
Roberto Giachetti alla Camera e Valeria Fedeli al Senato.
Ora si apre la partita sul governo
Superato lo scoglio dei presidenti del Parlamento, ora si apre la
partita sul governo. Ma nella nota congiunta dei leader del
centrodestra, con cui si da' il via libera all'accordo, viene messo ben
in chiaro: nessun collegamento, "le intese intercorse in questa fase non
sono prodromiche alla formazione di un Governo e che non avranno
nessuna influenza sul percorso istituzionale successivo per il quale
l'indicazione spettera' al Presidente della Repubblica".
Soddisfatta Giorgia Meloni, tra le artefici della 'pace' tra Berlusconi e
Salvini: "E' stata una notte di lavoro ed una mattinata un cui abbiamo
trovato una soluzione di cui sono fiera", afferma. Esulta anche Matteo
Salvini: "Sono assolutamente felice, emozionato e orgoglioso che le
Camere comincino a lavorare e della compattezza del centrodestra,
abbiamo mantenuto fede alla parola data", spiega prima di recarsi
nuovamente da Berlusconi. Il quale, al termine del faccia a faccia,
mette il suggello sulla ritrovata unita' della coalizione: "Mi fido
assolutamente i Salvini. Sono molto felice di questo accordo per il bene
del Paese. Noi guardiamo agli interessi degli italiani con
responsabilita'". Esulta anche Beppe Grillo: "Habemus Fico", scrive su
twitter.
Il Pd conferma l'opposizione
"Saremo forza di minoranza e ci prepariamo per essere l'alternativa alla
destra e ai cinque stelle nel Paese", afferma il segretario reggente
Maurizio Martina, che pero' osserva: "il centrodestra e i Cinquestelle
hanno regolato i conti e hanno scaricato queste scelte sulle
istituzioni", quindi "la legislatura parte male perche' chi ha vinto non
ha dimostrato di essere all'altezza". -
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