26 gennaio 2018
Si indaga per disastro ferroviario colposo dopo il deragliamento di un
treno di pendolari alle 6.57 di giovedì 25 a Seggiano di Pioltello, nel
Milanese, nel quale 3 donne sono morte e altre 50 persone sono rimaste
ferite. Le vittime sono Pierangela Tadini, 51enne originaria di
Caravaggio ma residente a Vanzago (Milano), Giuseppina Pirri, 39 anni,
di Cernusco sul Naviglio e Ida Maddalena Milanesi di 61 anni. Il treno
composto da sei vagoni era partito da Cremona alle 5 e 32 ed era diretto
alla stazione di Milano Porta Garibaldi, con centinaia passeggeri a
bordo. Attesa l'iscrizione nel registro degli indagati dei vertici di
Rfi e forse anche di Trenord. L'ipotesi è quella di un cedimento
strutturale: si è staccato un pezzo di rotaia lungo 23 cm. Secondo
l'amministratore delegato di Rfi l'ultimo controllo era stato fatto l'11
gennaio.
Nuovo sopralluogo pm
Nuovo sopralluogo a Pioltello dei pm di Milano Maura Ripamonti e
Leonardo Lesti, titolari dell'indagine coordinata dal procuratore
aggiunto Tiziana Siciliano sull'incidente ferroviario. I due magistrati
hanno fatto una ulteriore ricognizione sul luogo dove è deragliato il
treno. L'ipotesi al momento più quotata resta quella di un "cedimento
strutturale" e il distacco di un pezzo di 23 centimentri di rotaia.
La Procura è in attesa delle 'carte' sequestrate ieri per cominciare e
ricostruire l'esatta dinamica e procedere alle iscrizioni 'tecniche' nel
registro degli indagati dei vertici, tra manager e responsabili della
sicurezza, di Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo Ferrovie
dello Stato responsabile della gestione della rete ferroviaria nazionale
e non si esclude anche di alcuni responsabili di Trenord.
Le iscrizioni sono una sorta di atto dovuto per permettere ai tecnici di
Rfi e Trenord, tramite gli esperti da loro nominati, di partecipare
alla super consulenza disposta dai pm per accertare con esattezza le
cause del deragliamento. La Procura ha nominato come consulenti
l'ispettore della Polfer Angelo Laurino e gli ingegneri Fabrizio Del
Rico e Roberto Lucani, i primi due si sono occupati dell'incidente di
Viareggio e il terzo di quello di Andria.
Sostituzione binario era preventivata a ore
La sostituzione del binario era preventivata e il nuovo pezzo di strada
ferrata era pronto per essere sostituito. È quanto è stato confermato
all'Agi da una fonte qualificata, relativamente al deragliamento del
treno a Pioltello. Pare addirittura che a fianco al binario 'seduto' e
rimasto senza copertura per 23 centimetri, ce ne fosse uno nuovo che
doveva essere rimpiazzato di lì a poche ore. A causa di quel pezzo
mancante - come evidente da alcune fotografie, insieme ad un bullone
saltato - il treno ha cominciato a ondeggiare e vibrare.
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