20 settembre 2017
Ore difficilissime quelle che sta vivendo il Messico. Si aggrava di ora
in ora il bilancio del terremoto magnitudo 7.1 che ieri ha colpito 120
km a Sud di Città del Messico, mentre quasi 4 milioni di persone sono
rimaste al buio.
Il bilancio provvisorio: 226 vittime
L'ultimo bilancio lo comunica il capo del servizio di protezione civile
del Messico, Luis Felipe Puente. "Al momento sono riportati 226 morti -
55 a Morelos, 117 a Città del Messico, 39 a Puebla, 12 nello Stato del
Messico e tre a Guerrero", ha detto Puente sul suo profilo Twitter.
Il dramma della scuola Enrique Rebsamen: morti 32 bambini
I media locali hanno trasmesso in diretta le drammatiche fasi dei
soccorsi all'esterno della scuola Enrique Rebsamen, nella zona di
Coyoacan, completamente crollata. Tratti in salvo 14 piccoli, ma per
quattro adulti e almeno 32 bambini non c'è stato nulla da fare.
Ambasciatore Maccotta: nessun italiano tra le vittime
"Per il momento tra le vittime non ci sono italiani", ha detto
l'ambasciatore italiano a Città del Messico, Luigi Maccotta, in
un'intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche italiane,
commentando il terremoto che ha colpito il Messico. "Siamo in contatto
permanente", ha aggiunto l'ambasciatore Maccotta, "con la rete dei
consoli onorari. Le zone più colpite sono quelle del centro e del sud.
Questa rete funziona perché riusciamo ad avere notizie in tempi brevi.
Ciò che dispiace molto è la morte di tanti messicani. Nonostante tutto
il Paese, le autorità e la popolazione danno dimostrazione di grande
efficienza e solidarietà".
Panico tra la popolazione
Migliaia di persone terrorizzate, poco dopo le 13 di ieri, si sono
riversate in strada per sfuggire agli edifici che si sgretolavano, solo
12 giorni dopo il sisma 8.2 che ha ucciso 98 persone e proprio in
occasione del 32esimo anniversario del devastante terremoto, uno dei
peggiori del Novecento, che il 19 settembre del 1985 in Messico ha
provocato 10.000 vittime.
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