08 luglio 2017
Non si scava più tra le macerie a Torre Annunziata: i corpi delle 8
vittime sono stati trasferiti all'ospedale di Castellammare di Stabia.
Gli ultimi ad essere ritrovati sono stati quelli dei piccoli Salvatore e
Francesca Guida. Mentre la città è in lutto, la magistratura lavora per
accertare le responsabilità.
Le vittime
Non c'è stato purtroppo nulla da fare per la sarta Pina Aprea, che
viveva da sola, e per due famiglie: la famiglia Guida - i genitori
Pasquale e Anna e i figli, Salvatore e Francesca - e la famiglia
Cucurullo - Giacomo, la moglie Adelaide e il figlio Marco. Giacomo
Cuccurullo era un tecnico del Comune che si occupava di edilizia e
crolli.
Lutto cittadino
Il sindaco del comune oplontino annuncia il lutto cittadino. "Prima,
però, vogliamo aspettare che vengano eseguite le autopsie sui corpi".
L'inchiesta per disastro colposo e omicidio plurimo colposo
Due le ipotesi di reato su cui indaga la procura di Torre Annunziata:
disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Stamattina c'è stato il
sopralluogo del pm Andreana Ambrosino: "Non escludiamo alcuna pista". Un
collegio dei periti verrà nominato al più presto per accertare le cause
del crollo. Tutta l'area è sotto sequestro e sorvolata da droni. Nel
mirino degli investigatori anche i lavori in corso al primo e al
secondo piano dell'edificio. Lavori per i quali sarebbe stata
regolarmente presentata una Denuncia di Inizio attività in Comune.
Palazzina evacuata per altre 48 ore
Resteranno fuori dalle loro abitazioni per almeno altre 48 ore le 18
famiglie evacuate a scopo precauzionale dalla parte dell'immobile non
crollato in via Rampa Nunziante a Torre Annunziata e nello stabile che
si trova a fianco della palazzina collassata. Lo si apprende da alcuni
residenti informati dai vigili del fuoco e dalle forze dell'ordine.
Molti dei residenti hanno finora trovato sistemazioni alternative. Per
gli altri si sta studiando una possibile soluzione.
L'ex sindaco: lavori hanno compromesso stabile
Secondo l'ex sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, a determinare
il crollo della palazzina di Rampa Nunziante sarebbe stata la
manomissione di una putrella durante i lavori in corso al secondo piano
dell'edificio. "Al secondo piano c'era un appartamento vuoto
recentemente acquistato. I nuovi proprietari avevano avviato la
sostituzione del pavimento. Mi pare probabile che una negligenza tecnica
durante questi lavori e la manomissione di una putrella possano avere
definitivamente compromesso la statica dell'edificio". "Si parla di
lavori di manutenzione ordinaria - ha aggiunto l'ex sindaco - ma poi
magari si faceva altro e si è compiuto qualche errore tecnico".
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