14 giugno 2017
L'incendio che ha devastato un grattacielo di edilizia popolare di 24
piani a Londra stanotte ha causato almeno 12 morti e 69 feriti, di cui
alcuni in condizioni critiche, mentre i dispersi sono ancora numerosi.
Due italiani fra i dispersi
Secondo fonti della Farnesina, vi sono due italiani tra i dispersi.
Altre fonti affermano che si tratta di due giovani veneti: una ragazza
di Camposampiero, Gloria Trevisan, e il fidanzato, Marco Gottardi, di
S.Stino di Livenza. La notizia arriva da Pamela Pizziolo, cugina di
Gottardi che su Facebook posta una foto sorridente dei due e chiede
notizie. "Ci sono ancora molte persone che mancano all'appello", ha
ribadito il sindaco Khan. I vigili del fuoco ritengono vi siano ancora
persone
La drammatica testimonianza del padre di
Gottardi
"Stamattina io e mia moglie dovevamo partire per una breve vacanza. Alle
3.45 mi ha chiamato la madre di Gloria per dirmi che la figlia l'aveva
contattata spiegandole che c'era questo incendio nel grattacielo dove i
ragazzi vivevano", dice Giannino Gottardi, padre di Marco. "Ci siamo
subito messi in contatto con Marco, che minimizzava l'accaduto. Penso
facesse così per tranquillizzare Gloria e anche mia moglie". "Ci sono
state una serie di telefonate convulse, nelle quali - sottolinea -
continuava a garantirci che i soccorsi stavano arrivando e che la
situazione si poteva
risolvere". "Alle 4.07 - conclude - c'è stato l'ultimo drammatico
contatto nel quale ci ha informati che il loro appartamento era invaso
dal fumo e che la situazione diventava di emergenza. Da quell'istante
non abbiamo avuto più alcun contatto e il telefono non era più
raggiungibile". L'uomo racconta poi che il figlio e la ragazza "erano a
Londra dai primi di marzo. Si erano conosciuti alla facoltà di
Architettura, poi avevano deciso di trasferirsi per perfezionare la
lingua. Lavoravano in due studi di architetti diversi. Era tutto bello,
vivevano in un bell'appartamento dove siamo anche andati a trovarli. Si
volevano bene...", spiega.
"Nella torre due famiglie di italiani"
"C'erano degli italiani che vivevano nella torre". Lo afferma Beatrice
Antonini dell'agenzia immobiliare Real Estate Genius ai microfoni di
Radio 24. "Nella torre abbiamo cinque appartamenti affittati e alcuni
clienti sono italiani", in particolare sono "due famiglie italiane con
bambini. Al momento non abbiamo saputo niente di loro". A Radio 24
Antonini sottolinea: "Non sappiamo cosa sia successo e mi sto recando
sul posto per avere maggiori informazioni e sapere se i miei clienti
stanno bene".
La dinamica
Mentre infuria la polemica sulla gestione dell'immobile, che ospita 120
appartamenti, ecco cosa si sa della tragedia finora: i vigili del fuoco
sono stati chiamati alle 00:54 di Londra (l'1:54 italiana) per un
incendio in un torre di appartamenti residenziali nel quartiere di
Kensington, ovest di Londra, e sono arrivati sul posto sei minuti dopo.
Più di 40 autobotti e 200 pompieri sono stati mobilitati per tentare di
spegnere le fiamme che si sono propagate rapidamente e hanno devastato
l'edificio dal secondo all'ultimo piano. I vigili del fuoco sono
riuscita a salire "fino al ventesimo piano" e "sono riusciti a evacuare
un gran numero di residenti", ha dichiarato Dany Cotton, la numero uno
dei pompieri di Londra. "In 29 anni di carriera, non ho mai visto nulla
di simile" ha aggiunto, spiegando che le cause dell'incendio non sono
ancora note.
I feriti ricoverati in 6 ospedali
Una ventina di ambulanze è stata inviata sul posto per trasportare i
feriti verso sei ospedali londinesi, dove sono stati assistiti da oltre
cento medici. Un cordone di sicurezza è stato allestito attorno
all'immobile, una trentina di abitazioni nelle immediate vicinanze sono
state evacuate e la vicina autostrada è stata chiusa. Le squadre
specializzate di pompieri hanno escluso il rischio di crollo della
torre. "Il bilancio rischia a diventare più pesante dopo un'operazione
di ricerca che si preannuncia complessa" e durerà vari giorni, ha detto
il comandante della Metropolitan Police Stuart Cundy.
Le associazioni locali Rugby Portobello Trust e Harrow Centre, oltre ad
alcune parrocchie, si sono mobilitate per accogliere gli sfollati,
mentre i club di calcio professionistici del Fulham e del Queens Park
Rangers hanno proposto un sostegno materiale e finanziario.
Grattacielo costruito negli anni '70.
In
corso ristrutturazione
Il grattacielo Grenfell Tower è stato costruito nel 1974. Si trova nel
quartiere di North Kensigton, nell'ovest della capitale. Ospita 120
alloggi ripartiti su 24 piani. La torre, da cui si alza ancora una
colonna di fumo nel pomeriggio, è completamente calcinata. L'immobile è
di proprietà del municipio di Kensington e Chelsea ed è gestito dalla
Kensington and Chelsea Tenant Management Organisation, la struttura che
amministra tutti gli alloggi popolari del quartiere londinese. A maggio
2016 si era conclusa un'opera di ristrutturazione da 8,6 milioni di
sterline (9,8 milioni di euro). L'impresa Rydon, incaricata dei lavori,
ha garantito che la ristrutturazione "risponde a tutte le esigenze in
termini di normativa antincendio, sicurezza e costruzione". Ma il
comitato di quatiere aveva da tempo denunciato la mancanza di sicurezza
"che solo una catastrofe potrà dimostrare". L'inchiesta servirà per
capire se e quale impatto abbiano avuto sulla sicurezza i lavori di
risistemazione condotti sull'edificio, in particolare la pericolosità
dei rivestimenti di materiale plastico.
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