12 giugno 2017
Il voto delle elezioni amministrative punisce il Movimento cinque stelle
che resta fuori dai ballottaggi in tutti i capoluoghi di regione e
nelle grandi città. L'Italia a questa tornata di amministrative si
riscopre bipolare, ma rimane una forte frammentazione. L'affluenza è
stata del 60,07%, in calo rispetto al 66,85% delle precedenti
consultazioni.
Nei principali centri, sono eletti al primo turno solo in tre: per il
centrosinistra Orlando a Palermo e Borgna a Cuneo, mentre il
centrodestra vince a Frosinone con Ottaviani. Sfiora il successo a
Gorizia il candidato del centrodestra, Ziberna, con il 49,8%. Il
ballottaggio del 25 giugno riguarderà dunque 22 capoluoghi.
Pd al 16,6% e M5S al 9% con la Lega al 7,8% che vale il primato nel
centrodestra a scapito di Forza Italia (7%), secondo partito di quello
schieramento. E' la fotografia del riepilogo dei voti di lista espressi
in 142 Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti nelle Regioni
a Statuto ordinario. Dati che ridisegnano gli equilibri del quadro
politico nazionale. Ecco il quadro complessivo: Pd 16,6%; altri partiti
di centrosinistra 20,2%; partiti di sinistra 6,9%; partiti di centro
4,1%; Forza Italia 7%; altri partiti di centrodestra 16,9%; Lega Nord
7,8%; Fratelli d'Italia 2,5%; Movimento 5 stelle 9%; liste civiche 6,7%;
altri 2,4%. (YouTrend per Agi).
Il segretario del Pd, Renzi, commenta così: "Buoni i dati delle
amministrative, adesso avanti per i ballottaggi. In bocca al lupo ai
sindaci già eletti. Il giorno dopo delle elezioni solitamente si fanno
tante analisi, chiacchiere e discussioni, come è perfino naturale. Noi
oggi abbiamo fatto una scelta diversa. Con il presidente del Lazio
Nicola Zingaretti abbiamo preso una macchina e siamo saliti ad Accumoli e
Amatrice per fare il punto sui cantieri. Senza dirlo ai giornali, senza
dirlo a nessuno". Non fa analisi, va nei luoghi del terremoto "perché
avevamo promesso che saremmo stati vicini a questi nostri connazionali
anche a telecamere spente. Ed è quello che stiamo continuando a fare. In
questi luoghi bisogna andare il giorno dopo le elezioni, non in
campagna elettorale. E continuare a lavorare, passo dopo passo, perché
la vita riparta davvero. Avanti, insieme".
Il leader del M5s, Beppe Grillo, dopo un lungo silenzio, dice che "tutti
gongolano, esponendo raffinate analisi sulla morte dei 5 Stelle, sul
ritorno del bipolarismo, sulla debacle del Movimento, sulla fine dei
Grillini. L'hanno detto dopo le politiche, dopo le europee, dopo le
regionali, dopo il referendum. Fate pure anche ora. Illudetevi che sia
così per dormire sonni più tranquilli. Noi continuiamo ad andare avanti
per la nostra strada". "A settembre avremo il candidato premier"
ribadisce sul blog, ricordando che "dopo ci saranno le politiche e
l'obiettivo è andare al governo". "Successi e fallimenti fanno parte
della nostra storia. L'importante è non mollare mai", aggiunge.
"Il risultato del voto è rilevante: nonostante il maggiore radicamento
storico del PD alle amministrative, dimostrato dal grande numero di
sindaci uscenti, il centro-destra si dimostra fortemente competitivo
ovunque, e - oltre alla vittoria al primo turno a Frosinone - partecipa
ai ballottaggi praticamente in tutti i comuni capoluogo, nella maggior
parte dei casi con buone possibilità di vittoria". Così in una nota
Silvio Berlusconi. "Si tratta di amministrative, molto condizionate da
fattori locali - prosegue il leader di Fi - quindi è saggio non trarne
indicazioni affrettate a livello politico generale. Il calo del M5S
dimostra che non sono considerati una forza di governo credibile.
Tuttavia è un risultato dal quale sarebbe sbagliato trarre conclusioni
affrettate per quanto riguarda le prossime elezioni politiche. Il M5S
rimane una forza temibile, che sarebbe miope sottovalutare". "Nella gran
parte delle città i candidati sindaco che approdano al ballottaggio
ottengono risultati inferiori al 40%. Questo significa che l'elettorato
continua ad essere frammentato e che questi dati riprodotti su scala
nazionale non autorizzano affatto, come alcuni commentatori fanno troppo
frettolosamente, a parlare di avvenuto ritorno al bipolarismo".
"I risultati del voto dicono che il centrodestra unito funziona",
commenta il leader del Carroccio, Salvini. E la Lega Nord sta lavorando
perché questo modello si replichi anche a eventuali politiche
anticipate. Quando si tornerà a votare "faremo di tutto per una
coalizione più compatta possibile". Per questo fa un appello a Silvio
Berlusconi sulla legge elettorale: "Se vuole l'unità del centrodestra,
dovrebbe scegliere il maggioritario".
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